giovedì 22 marzo 2018

21 Marzo-23 Maggio I Cento Passi






I CENTO PASSI  
Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra
Cinisi e Palermo parlava alla sua radio.


Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di
Giustizia che lo portò a lottare.


Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in
quell'ambiente da lui poco onorato.


Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale
ti porterà dolore.


"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei
disposto a camminare, gridando forte senza aver paura


contando cento passi lungo la tua strada".



Allora... 1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi! 1, 2, 3, 4, 5, 10,
100 passi!

Poteva come tanti scegliere e partire, invece
lui decise di restare.


Gli amici, la politica, la lotta del partito. alle elezioni
si era candidato.


Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe
tempo perché venne ammazzato.


Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici
disperati non l'hanno più trovato.


"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche
camminare, contare, camminare insieme a cantare


la storia di Peppino e degli amici siciliani".



Allora... 1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi! 1, 2, 3, 4, 5, 10,
100 passi!




Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove
maggio settantotto.


La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei
funerali di uno stato.


"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche
camminare, contare, camminare insieme a cantare


la storia di Peppino e degli amici siciliani".



Allora... 1, 2, 3, 4, 5, 10, 100 passi! 1, 2, 3, 4, 5, 10,
100 passi!

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